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Fino ad interpretare “Cecco”, un servo goldoniano, nella “Trilogia della villeggiatura” per la regia di Toni Servillo, spettacolo che mi ha dato la possibilità di recitare in teatri come: il Maly di Mosca, il Dodin di S. Pietroburgo, il Bobigny di Parigi e il Lincoln Center di New York. | Fino ad interpretare “Cecco”, un servo goldoniano, nella “Trilogia della villeggiatura” per la regia di Toni Servillo, spettacolo che mi ha dato la possibilità di recitare in teatri come: il Maly di Mosca, il Dodin di S. Pietroburgo, il Bobigny di Parigi e il Lincoln Center di New York. | ||
− | Al Bobigny ho incrociato sulla mia strada [[Emanuela Pace]] e successivamente [[Alvaro García | + | Al Bobigny ho incrociato sulla mia strada [[Emanuela Pace]] e successivamente [[Alvaro García de Zúñiga]] facendo nascere così la collaborazione per '''[[Manuel sur Scene parte 10|"Feu Manuel, vive l’artifice!!"]]''' alla Maison de la Poésie a Parigi e poi '''[[OtihOrih]]'''. |
Edição actual desde as 22h51min de 13 de Dezembro de 2013
Rocco Giordano
Actor italiano.
Sono nato a Napoli nel 1982.
Ho incontrato il teatro per gioco a quindici anni recitando in spettacoli dialettali di autori appartenenti alla cultura Partenopea come: Raffaele Viviani ed Eduardo Scarpetta.
Questo gioco mi ha creato subito una forte dipendenza facendo crescere in me l’esigenza di studiarlo, attualmente al corso di laurea DAMS (Discipline dell’Arte Musica e Spettacolo), ma precedentemente in corsi di recitazione dove i principali autori esaminati erano napoletani e il tipo di recitazione “macchiettistico” quindi prettamente ancorato alla mia città.
Successivamente lo studio della Commedia Dell’arte , delle sue maschere e al corpo che esse assoggettano mi fa conseguire una licenza di mimo/attore presso l’ I.C.R.A. project ideata e condotta da Michele Monetta e Lina Salvatore dove scopro anche il metodo Decroux.
Dopo ho incontrato nella scuola “Forma Azione Scena” maestri della recitazione come: Hassane Kassi Kouyaté, Lilo Baur, Jos Houben, Masrcello Magni, Bruce Myers, tutti attori e collaboratori di Peter Brook e anche insegnanti della scuola Lequoque di Parigi come Paola Rizza.
Questo subito mi ha portato a lavorare in spettacoli come “Napucalisse” con la regia di Annalisa Bianco e Virgilio Liberti, una piéce che mi piace definirla “tragedia post-moderna”.
Fino ad interpretare “Cecco”, un servo goldoniano, nella “Trilogia della villeggiatura” per la regia di Toni Servillo, spettacolo che mi ha dato la possibilità di recitare in teatri come: il Maly di Mosca, il Dodin di S. Pietroburgo, il Bobigny di Parigi e il Lincoln Center di New York.
Al Bobigny ho incrociato sulla mia strada Emanuela Pace e successivamente Alvaro García de Zúñiga facendo nascere così la collaborazione per "Feu Manuel, vive l’artifice!!" alla Maison de la Poésie a Parigi e poi OtihOrih.
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